Smart Lighting Art
Smart Cultural Heritage
Smart Lighting Art
Beni Culturali

La valorizzazione del patrimonio artistico e culturale attraverso la luce è un tema complesso che richiede un approccio multidisciplinare e il coinvolgimento di figure molto diverse tra loro che lavorino per un obiettivo comune: creare l’esperienza ideale per la fruizione dell’arte. L’illuminazione museale deve soddisfare una molteplicità di esigenze: in ogni progetto i lighting designer si trovano di fronte alla sfida di coniugare i vincoli dettati dalla conservazione delle opere esposte, gli obiettivi economici, le esigenze di organizzazione e le ambizioni creative dell’allestimento in un unico concept illuminotecnico.
In un museo sono esposte diverse opere, ciascuna con esigenze diverse, per questo è importante disporre di apparecchi flessibili che permettano gradi di inclinazione e rotazione e possano rispondere a tutte le esigenze di tutela e valorizzazione.

Building Technologies in Progress

Smart Cultural Heritage

Luce e Conservazione

La conservazione rappresenta l’elemento critico per eccellenza ed è strettamente legato alle caratteristiche dei materiali di cui sono costituiti gli oggetti illuminati. Gli oggetti più comunemente esposti nei musei e nelle gallerie d’arte sono stati suddivisi in tre classi. A ogni classe è associato un livello d’illuminamento massimo consentito. A queste sono state più recentemente affiancate raccomandazioni inerenti la composizione spettrale della sorgente e la durata dell’esposizione.

Resa cromatica (CRI) e scelta delle sorgenti luminose

Dal CRI dipende la corretta percezione della composizione cromatica dell’opera illuminata. La scelta converge su lampade in grado di restituire la percezione dei colori con la massima fedeltà. Una considerazione che porta a scegliere le sorgenti a spettro continuo ma che non esclude altre tipologie. Negli ultimi anni, lo sviluppo tecnologico ha portato ad avere LED in grado di offrire un’elevata qualità della luce e un’ottima resa dei colori.

Resa cromatica (CRI) e scelta delle sorgenti luminose

Dal CRI dipende la corretta percezione della composizione cromatica dell’opera illuminata. La scelta converge su lampade in grado di restituire la percezione dei colori con la massima fedeltà. Una considerazione che porta a scegliere le sorgenti a spettro continuo ma che non esclude altre tipologie. Negli ultimi anni, lo sviluppo tecnologico ha portato ad avere LED in grado di offrire un’elevata qualità della luce e un’ottima resa dei colori.